Nuova Riveduta:

Atti 2:31

previde la risurrezione di Cristo e ne parlò dicendo che non sarebbe stato lasciato nel soggiorno dei morti, e che la sua carne non avrebbe subito la decomposizione.

C.E.I.:

Atti 2:31

previde la risurrezione di Cristo e ne parlò:
questi non fu abbandonato negli inferi,
la sua carne vide corruzione.

Nuova Diodati:

Atti 2:31

e, prevedendo le cose a venire, parlò della risurrezione di Cristo, dicendo che l'anima sua non sarebbe stata lasciata nell'Ades e che la sua carne non avrebbe visto la corruzione.

Riveduta 2020:

Atti 2:31

previde la risurrezione di Cristo e ne parlò, dicendo che non sarebbe stato lasciato nell'Ades e che la sua carne non avrebbe visto la corruzione.

La Parola è Vita:

Atti 2:31

Con questa predizione Davide annunciò la risurrezione del Messia, non solo, disse anche che egli non sarebbe stato abbandonato nel mondo dei morti, né il suo corpo si sarebbe decomposto.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Atti 2:31

antivedendola, parlò della risurrezione di Cristo, dicendo che non sarebbe stato lasciato nell'Ades, e che la sua carne non avrebbe veduto la corruzione.

Ricciotti:

Atti 2:31

con tal previsione, annunziò la risurrezione di Cristo, dicendo ch'egli non sarebbe stato lasciato nella morte, e che il suo corpo non avrebbe veduto la corruzione.

Tintori:

Atti 2:31

profetando della risurrezione di Cristo, disse che egli non sarebbe stato lasciato nella morte e che la sua carne non avrebbe visto la corruzione.

Martini:

Atti 2:31

Profeticamente disse della risurrezione del Cristo, che egli non fa abbandonato nell'inferno, né la carne di lui vide la corruzione.

Diodati:

Atti 2:31

antivedendo le cose avvenire, parlò della risurrezion di Cristo, dicendo che l'anima sua non è stata lasciata ne' luoghi sotterra, e che la sua carne non ha veduta corruzione.

Commentario abbreviato:

Atti 2:31

22 Versetti 22-36

Grazie a questo dono dello Spirito Santo, Pietro predica loro Gesù: ed ecco la storia di Cristo. Qui c'è un resoconto della sua morte e delle sue sofferenze, di cui erano stati testimoni solo poche settimane prima. La sua morte è considerata come un atto di Dio, e di meravigliosa grazia e saggezza. Così la giustizia divina doveva essere soddisfatta, Dio e l'uomo riuniti di nuovo e Cristo stesso glorificato, secondo un consiglio eterno che non poteva essere modificato. Quanto all'azione del popolo, si trattava di un atto di terribile peccato e follia. La risurrezione di Cristo ha eliminato il rimprovero della sua morte; Pietro ne parla ampiamente. Cristo era il Santo di Dio, santificato e destinato al suo servizio nell'opera di redenzione. La sua morte e le sue sofferenze dovevano essere, non solo per lui, ma per tutti i suoi, l'ingresso a una vita benedetta per sempre. Questo evento si era verificato come preannunciato e gli apostoli ne erano stati testimoni. La risurrezione non si basava solo su questo; Cristo aveva riversato sui suoi discepoli i doni miracolosi e le influenze divine, di cui essi erano testimoni degli effetti. Attraverso il Salvatore, le vie della vita sono rese note e siamo incoraggiati ad aspettarci la presenza di Dio e il suo favore per sempre. Tutto questo nasce dalla convinzione che Gesù è il Signore e il Salvatore unto.

Riferimenti incrociati:

Atti 2:31

1P 1:11,12
At 2:27; 13:35; Sal 16:10

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